1897 - 1925

I primi anni

In seguito ad una serie di incendi che hanno messo in serio pericolo il paese di Matterello, il comune si impegnò nel raccogliere le attrezzature necessarie tra il 1895 e il 1896. Successivamente si impegnò nel reclutare il personale del corpo pompieri: il 18 gennaio 1897 Tito Francalossi e Matteo Ferrari furono accettati. Fu nominato comandante il signor Valentino Bridi.

Non si conoscono le restanti nomine, ma esiste una lista inviata dal comandante nella quale si nominano dieci pompieri che avevano partecipato ad alcune manovre nell’anno.

Vi compaiono nel seguente ordine: Perotti Giovanni Battista, Menestrina Gioacchino, Perini Giuseppe, Zanella Giuseppe, Bridi Giuseppe, Bianchini Francesco, Lisimberti Fortunato, Gentili Fortunato, Garbari Domenico e Tafner Antonio.

Il 18 luglio dell’anno seguente il corpo dei pompieri di Matterello eseguiva il suo primo intervento in occasione di un incendio sviluppatosi nel sobborgo di Romagnano, allo spegnimento del quale si portò sul luogo con nove uomini.

Non si conosce molto sull’attività di questo primo corpo pompieri di Mattarello. Sappiamo però che già nell’anno 1901 cinque degli undici pompieri che componevano il corpo istituito nell’anno 1897 non vi facevano più parte.

Nella seconda metà dello stesso anno i componenti del corpo dei vigili volontari cambiarono notevolmente: Bridi Valentino (comandante), Menestrina Gioacchino, Perini Giuseppe, Garbari Domenico, Bianchini Francesco, Bridi Giuseppe, Lisimberti Fortunato, Tamanini Domenico, Slomp Vanuti, Bridi Riccardo, Campregher Giosuè, Demattè Raffaele, Tomedi Fortunato, Ferrari Giacomo, Ferrari Fortunato. Sulla base delle notizie orali fornite da alcune persone del paese, si deve anche segnalare la figura di Giuseppe Perini, il quale avrebbe ricoperto la carica di Sergente fino al 1914.

Negli anni seguenti la documentazione d’archivio non offre più notizie. Da una relazione scritta alla Giunta Provinciale Amministrativa di Trento nell’anno 1922, risulta che ancora nell’anno 1914 il corpo volontario dei pompieri era composto di 18 uomini ed aveva disponibile circa 800 metri di tubi di canape, due pompe e tutto il materiale necessario per uno spegnimento. Durante la guerra, causa la chiamata alle armi il corpo si sciolse, la popolazione evacuò dal paese e gli attrezzi da spegnimento finirono in mano della soldateria austriaca, la quale ne distrusse una gran parte ed i superstiti furono ridotti in uno stato inadoperabile.

Nell’anno 1922, dopo che un incendio aveva distrutto alcune case, il corpo si era ricostituito e contava 22 pompieri volontari dei quali conosciamo solo il comandante e sei altri componenti: D. Buratti, comandante e Silvio Ciurletti, Mario Tamanini, Emilio Postal, Giovanni Ferrari, Livio Tomio, Enrico Bertoldi semplici pompieri. Le autorità locali chiesero alla Giunta Provinciale i contributi necessari per ricostruire il corpo e per riacquistare le attrezzature, ma con probabilità non seguì alcuna risposta ed il neocostituito corpo avrebbe dovuto provvedere privatamente alla propria dotazione. Di lì a poco un decreto prefettizio avrebbe di fatto sciolto i corpi volontari e avrebbe fornito disposizioni per una ricostituzione su basi diverse.