1925 - 1954

La riorganizzazione del corpo pompieri di Mattarello, che fu avviata nell'anno 1925 avvenne in due fasi. La prima fu gestita direttamente dal Comune di Mattarello fino alla sua soppressione nel 1926. La seconda fu condotta dal Comune di Trento, al quale era passata la competenza amministrativa sui comuni soppressi.

Il Comune di Trento aveva comunque già provveduto nel 1925 alla riorganizzazione del proprio corpo pompieri, approvando uno specifico regolamento, che dopo il 1926, con le opportune modifiche, avrebbe interessato anche il corpo pompieri di Mattarello.

A Mattarello le prospettive di un riassetto del corpo pompieri voluto dalle autorità non sembra essere stato gradito. Le avvisaglie di questo atteggiamento si ravvisano già nelle dimissioni del comandante del corpo locale D. Buratti, rassegnate il 24 aprile 1925, ovvero prima dell’emanazione del decreto prefettizio di soppressione dei corpi pompieri. Divenne comandante Augusto Tamanini, che rassegnò le proprie dimissioni pochi mesi dopo in seguito ai forti attriti avuti con le autorità. Insieme a lui si dimisero anche Silvio Ciurletti, Mario Tamanini, Emilio Postal, Giovanni Ferrari, Livio Tomio ed Enrico Bertoldi.

Sciolto il corpo, già nell'agosto del medesimo anno un gruppo di undici persone aveva ricostituito il corpo pompieri e aveva inoltrato domanda cumulativa per essere confermato. Il nuovo comandante doveva essere Guglielmo Tamanini, mentre i pompieri che avevano aderito erano Mario Tamanini, Luigi Tamanini, Enrico Dorigatti, Guido Dalprà, Arturo Dalprà, Giuseppe Tafner, Giovanni Ferrari, Leone Ferrari, Urbano Ferrari e Luigi Bridi. Questo primo corpo non fu accettato per la mancata applicazione delle norme e il Prefetto di Trento il settembre del 1925 invita ancora tutti i sindaci del primo circondario a riorganizzare il corpo pompieri. Il ritardo in questa operazione era dovuto all'imminente aggregazione del comune di Mattarello a quello di Trento. Nel frattempo, comunque, la Federazione dei Corpo Pompieri della Provincia di Trento aveva provveduto a rilasciare al signor Vittorio Tafner il certificato di idoneità tecnica, necessario per ricoprire la carica di comandante del corpo pompieri.

In seguito all'emanazione di un nuovo regolamento l’attività del corpo pompieri di Mattarello fu regolata dal Comune di Trento e furono quindi fissate le modalità di collaborazione tra il corpo locale e il corpo principale della città di Trento.

Al corpo di Mattarello fu assegnato un organico di quattordici pompieri, con un comandante, un vice comandante, tre graduati e nove pompieri semplici.

L’approvazione definitiva del nuovo corpo pompieri avrebbe comunque dovuto attendere ancora qualche anno. Nel frattempo i pompieri di Mattarello provvedevano a gestire in proprio l’attività. Nel febbraio del 1930 il Podestà di Trento provvide a confermare il personale dei corpi dei Vigili del fuoco volontari dei sobborghi di Gardolo, Cognola, Villazzano, Povo, Matterello, Romagnano, Ravina, Sardagna, Sopramonte, Cadine e Meano.

Il corpo di Mattarello era così composto: brigadiere Vittorio Tafner, caporale Augusto Tamanini, caporale onorario Urbano Ferrari, vigili del fuoco Arturo Dalprà, Guido Dalprà, Giuseppe Tafner, Mario Tamanini, Augusto Tamanini di Andrea, Fiorenzo Fedel, Elio Moratelli, Luigi Bridi, Ferrari Leone di Valsorda, Giovanni Ferrari di Valsorda, Carlo Ferrari di Valsorda. Nell’anno 1932 i pompieri Mario Tamanini, Elio Moratelli e Carlo Ferrari erano usciti dal Corpo ed erano stati reintegrati da Silvio Tamanini, Celestino Demattè e Luigi Ferrari.

Le notizie sull'attività del Corpo pompieri di Mattarello negli anni che interessano il periodo della seconda guerra mondiale e l’immediato dopoguerra sono praticamente inesistenti. Sappiamo con certezza che il Corpo, costituito di sette persone, aveva comunque continuato la propria attività sotto la direzione di Vittorio Tafner. Quattro di queste persone sarebbero successivamente entrate a far parte del nuovo Corpo, ricostituito nell’anno 1956.